E’ scoppiata la moda dell’estrattore di succo a freddo. Questo attrezzo può diventare fondamentale nel momento in cui ognuno di noi decida di seguire una dieta depurativa, con l’obiettivo di allontanare quella sensazione di malessere e di gonfiore che spesso mette k.o. il nostro organismo nel periodo invernale. Tali sintomi tendono ad emergere per l’accumulo delle eccessive tossine che non riescono ad essere regolarmente smaltire. Ma tra i tanti modelli che troviamo sul mercato, quali sono quelli più utilizzati e più pratici? E’ difficile parlare di un prodotto migliore di un altro, ma in base alle sue caratteristiche è possibile facilitare la scelta in base alle caratteristiche e al suo utilizzo.
Questi oggetti lavorano a bassa velocità e a freddo per mantenere inalterate le sostanze nutritive in particolare vitamine ed enzimi: generalmente il loro prezzo varia da 200 ai 400 euro e conservano più fibre rispetto a un frullatore tradizionale, ottenendo un succo più concentrato, non come quello realizzato con una centrifuga professionale. Con alcuni modelli è possibile anche fare i gelati e il pane (ma questo non è l’aspetto che al momento ci risulta essere più importante). Quando si prepara un succo, è consigliabile seguire poche semplici linee guida per arrivare a massimizzare il risultato. Scopriamo insieme quali sono:
– E’ consigliabile bere immediatamente il succo dopo la sua estrazione, anche se potrete conservarlo in frigo fino a un massimo di 2 giorni.
– E’ preferibile utilizzare vegetali bio, che non dovrete quindi sbucciare, e frutta di stagione.
– Bere il succo molto lentamente facilitandone così la digestione, che viene già ridotta al minimo rispetto a quando avvenga per ortaggi solidi.
– Optate sempre per le verdure a foglia che sono quelle più povere di zuccheri e più ricche di clorofilla.
– Cercate sempre di utilizzare gli alimenti più ricchi di liquidi verso la fine dell’estrazione.
– Non cestinate la polpa considerata avanzo, ma utilizzatela per poter decorare o rendere ancora più gustose torte, crespelle e zuppe.
Sul mercato sono disponibili tantissimi modelli, adatti ad ogni diversa necessità, anche se ad oggi è proprio l’estrattore a freddo ad essere il più diffuso tra tutti. A differenza della centrifuga, l’estrattore non si affida all’uso di lame e soprattutto non agisce alte velocità per ottenere il succo: con un minore riscaldamento per attrito della frutta o verdura che viene pressata avremo la certezza di ottenere bevande che hanno mantenuto intatte le proprietà nutritive delle materie prime.